Recensione di Guido Signorini su L'Archivio Inciso
L’ARCHIVIO INCISO
Guido Signorini
E’ alquanto singolare che partendo da un progetto finalizzato a far conoscere l’archivio esternamente come edificio e internamente come struttura, contenitore di documenti, lo stesso divenga oggetto, contemporaneamente, di un’esposizione e di un libro d’artista.
Il viaggio virtuale di Daniela Savini, evidenziato da una serie di incisioni a Puntasecca che formano “L’Archivio Inciso”, ci trasporta all’interno di una serie di lavori dove sensazioni ed emozioni si fondono giostrando attorno a quella che è la concezione tecnica e storica dell’archivistica, fino a esternarla attraverso una visibilità iconica che evidenzia una serie di immagini incise dove la luce, protagonista in primis, si fonde con il segno, traccia testimoniale di memorie scavate nel tempo.
Ecco che allora l’inizio del viaggio, rappresentato in uno splendido foglio verticalizzato in cui l’edificio è evidenziato tramite una visione grandangolare, dove la scritta “Archivio di Stato” ci accoglie al di sopra di una solida porta di legno, ci conduce fantasiosamente alla curiosità di scoprire il passato attraverso documenti e immagini, in un presente colmo d’interrogativi.